
Si sale fino alla nebbia
dove la pianura della Lombardia
non è piana
stanno parlando di nevischio
suona come la fine
di tutto
l’orologio della stazione
è ossessionato
da Benito Mussolini
l’epoca è il 1922
ma non stiamo andando
a Roma Termini
nessuna marcia oggi
ma quattro uomini
ci avvicinano
attraverso l’atrio
il pavimento di marmo
la grande tettoia in acciaio
spettri senza scopo
De Bono & Balbo
Bianchi & de Vecchi
svaniscono al nero
tra i turisti
cinesi che si fanno
selfie a distanza
con gli appositi bastoni
il nostro taxi ci porta
attraverso Piazzale Loreto
dove non ci sono spettri
e nessuna stazione di servizio Esso
e a ovest oltre il Cimitero
verso una piccola stanza
dove ci inventiamo futuri
migliori, a parlare
di poesia e storia
Traduzione di Silvia Accorrà