“Cocktail” rappresenta perfettamente l’essenza della cultura degli anni Ottanta e dello yuppismo. La trama segue la storia di Brian Flanagan, un giovane ambizioso che cerca di realizzare il suo sogno di diventare un imprenditore di successo mentre lavora come barman in un locale di New York.
Tom Cruise offre una performance straordinaria nel ruolo di Flanagan, interpretando il personaggio con un’energia contagiosa e un carisma irresistibile. Anche gli altri membri del cast, tra cui Elisabeth Shue e Bryan Brown, offrono prestazioni eccezionali che contribuiscono alla costruzione del mondo coinvolgente e colorato del film.
La regia di Roger Donaldson è altrettanto brillante, con una fotografia vivace e una colonna sonora che catturano perfettamente l’atmosfera di quegli anni.
La pellicola è ricca di momenti iconici, come la celebre scena della danza sul bancone del bar, che ha contribuito a far diventare Tom Cruise una star del cinema.
Ma “Cocktail” è molto più di un semplice divertimento nostalgico. Il film rappresenta, perlomeno a posteriori, una critica affilata alla cultura dell’arrivismo e del successo a tutti i costi, e mette in evidenza, forse involontariamente, le conseguenze dell’avidità e dell’ambizione sfrenata.
“Cocktail” è un film che rimane un classico degli anni Ottanta grazie a una performance stellare del cast, perfettamente identificato nei personaggi, una regia perfettamente patinata e una trama coinvolgente. Una visione imperdibile per tutti coloro che vogliono conoscere meglio la cultura e i valori di quell’epoca.