Franz Krauspenhaar – Per vendetta

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Fare un libro per occupare la mente
è musicare gerani di cimitero.
Oggi mia madre urlava, ché l’ho scritta
morta – alla fine tutti vogliono campare,
gli impiccati, benché urlino le corde, e i
selciati o le canne di rivoltella, coltelli, anche
i bicchieri col sonnifero.

Mio fratello si aggrappava alla vita, alla liana
del pensiero; ma era sfrangiato,
non si vedeva più, nemmeno
nelle cavità oculari, lo specchio era convesso,
sembrava Dennis Hopper in Velluto Blu,
Frank il pervertito, o il soldato suicida di Full Metal,
Palladilardo. E dire che era magro, bello, intelligente,
le aveva tutte per titillarsi la vita.
Per rabbia consumiamo chilometri. È così. Vite
appese al collare del diavolo
si nasce spalancati; il wolf che ulula in noi
impaurito nella notte dei magri macelli, osanna
la luna spiritica, l’ESP, facciamo viaggi
intorno al mondo,
per non morire, offesi da bolle, forfora,
da raggi Sfalsa, ci comanda la forza del disordine.
Le sigarette, almeno non pensano alla fine,
il whisky intontisce la sera deserta, the day-after;
una cupola di niente alza un boletus atomico
e annulla l’esistenza: Hiroshima, Nagasaki, Fukushima.

Il sesso bonifica la morte, è carta
moschicida per sperma teso, ritenuto in vetro;
(ci avventiamo su chi si spalanca). Cartone
gessato, sapone d’olio di colza, plastica semirigida.
Così guardonando un orrido porno, la poverina con occhi
sporgenti come mani chiedeva aiuto;
drogata, piercing sulla scodante lingua, cazzi a due,
nella stanza interrata, fu come uno stupro
voluto, e il suo finto entusiasmo, uno straccio.
Scrivere un libro sulla fine dell’amore
mi ripaga dalla spregevole morte, ignorata
dai più. Noi siamo gli scrivani
per vendetta.

La nostra intervista a Franz Krauspenhaar

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Franz Krauspenhaar, nato a Milano il 12.11.1960, scrittore, poeta e musicista elettronico, ha partecipato più che altro nel decennio passato a varie antologie di racconti. È stato per qualche anno redattore dei blog "Nazione Indiana" e "La poesia e lo spirito". Ha collaborato a "Stilos", "Il Napoletano", altri siti internet e attualmente scrive di letteratura per il sito Pangea. In campo musicale ha pubblicato per Believe Music quattro dischi digitali di musica electronic-progressive col nome d’arte di Nerolux. Pubblicazioni e collaborazioni Romanzi Avanzi di balera (Addictions, 2000) Le cose come stanno (Baldini&Castoldi, 2003) Cattivo sangue (Baldini Castoldi Dalai, 2005) Era mio padre (Fazi, 2008) L'inquieto vivere segreto (Transeuropa, 2009) 1975 (Caratteri Mobili, 2010) La passione del calcio (Perdisa, 2010) 1975 (CaratteriMobili, 2010) Un viaggio con Francis Bacon (Zona, 2011) Le monetine del Raphaël (Gaffi, 2012) Le prove di esilio (Sillabe di Sale, 2015 – con Michele Cacccamo) Grandi momenti (Neo., 2016) Un affresco in nero (Il Seme Bianco, 2017) Brasilia (Castelvecchi, 2018) Poesia. Franzwolf (Manifattura Torino Poesia, 2009) Effekappa (Zona, 2011) Biscotti selvaggi (Marco Saya, 2013) Le belle stagioni (Marco Saya, 2014) Capelli struggenti (Marco Saya, 2016)

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