Identità

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Nella convinzione che la nostra identità sia aperta e interculturale e che la cultura sia comunicazione, scambio reciproco fra differenti forme, visioni e generi artistici, Inkroci, dopo un anno di vita, ha l’onore e il piacere di dedicare questo numero speciale a dare il benvenuto agli autori dell’Irish Writers’ Centre.

Il nostro amore per l’Irlanda e per la letteratura irlandese non sorprenderà i nostri lettori, che sicuramente ricorderanno la pubblicazione, in precedenti numeri della rivista, di un’intervista di Michele Curatolo a Catherine Dunne, di un racconto di Seumas O’Kelly, delle recensioni della sua raccolta di racconti Lungo le strade tradotta da Anna Anzani oltre che di due romanzi di Liam O’Flaherty, L’anima nera e Il traditore.

Una felice coincidenza ha voluto che il nostro primo contatto con IWC risalisse al 2010, anno in cui Dublino venne nominata Città UNESCO della Letteratura, come riconoscimento del suo alto profilo culturale e della sua reputazione internazionale come città dell’eccellenza letteraria. L’occasione fu la presentazione da parte di Catherine Dunne del suo romanzo Missing Julia (Tutto per amore). Nel 2011, ancora su invito della nostra amica Federica Sgaggio, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla prima fase dell’Italo-Irish Literature Exchange, creato dalla collaborazione fra Catherine e Federica e attualmente gestito dall’Irish Writers’ Centre a dal suo omologo italiano, ònoma.

Quattro anni fa Inkroci era solo un’idea o, piuttosto, un sogno. Il nostro soggiorno a Dublino, e l’entusiasmo cordiale e gentile che abbiamo ricevuto all’IWC, hanno contribuito a farci credere che il sogno potesse realizzarsi. Ora Inkroci è una realtà piccola ma brillante: da marzo 2013 abbiamo infatti pubblicato sei numeri on-line della nostra rivista bilingue. Grazie all’IWC, ora abbiamo la possibilità di accrescere la qualità del nostro progetto.

Per evidenziare l’inizio della nostra collaborazione con l’IWC, nel numero 7 di Inkroci pubblichiamo racconti e poesie di sette autori irlandesi che l’IWC ha selezionato perché prendano parte alla prossima edizione di IILE, che si terrà in Italia (http://italoirish2014.blogspot.it/) nel prossimo giugno. La storia e il contesto di IILE e gli autori di quest’anno vengono presentati dalla Direttrice dell’Irish Writers’ Centre, Valerie Bistany, che ha stretti legami con l’Italia e che, con estrema gentilezza, ha sostenuto la nostra interazione. A partire dal prossimo numero, l’IWC curerà una nuova rubrica totalmente dedicata alla Letteratura irlandese, dal titolo Words from Ireland. Abbiamo inoltre in programma di dedicare a Words from Ireland un numero speciale l’anno prossimo.

Per dare ai nostri lettori l’opportunità di apprezzare compiutamente i contributi irlandesi, in questo numero le sezioni italiane sono state ridotte. Tuttavia, avendo recentemente celebrato il 25 Aprile e il 1° Maggio, abbiamo deciso di pubblicare la prima parte di una lunga intervista all’attore e drammaturgo italiano Moni Ovadia che, fra gli altri temi, affronta il significato di questi due eventi. Nonostante la mancanza di impegno politico e sociale che il nostro Paese sta sperimentando negli anni più recenti, noi li consideriamo ancora essenziali per la nostra idea di libertà e per la nostra visione della vita.

In questo numero inauguriamo anche un’altra nuova rubrica dedicata alla letteratura classica. Per questa particolare occasione proponiamo un altro racconto di Seumas O’Kelly.
Grazie perché ci seguite. Buona lettura.

Anna Anzani
Michele Curatolo

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