Il film era straordinariamente bello, d’accordo, ma le immagini che riesce a creare un buon libro sono infinitamente superiori a quelle, esplicite, del cinema.
La storia di un gruppo di medici, chirurghi, segaossa yankee durante la sanguinosa guerra di Corea dei primi anni Cinquanta. C’è un solo modo per non impazzire nel bel mezzo degli orrori di un conflitto così cruento: diventare folli. Attenzione, pazzia e follia non sono sinonimi. Non in questo libro.
Dolceamaro, comunque godibilissimo.