Ian McEwan – Amsterdam

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Un romanzo che sconfina nel paradossale

La vicenda si apre al funerale di una giovane donna e le pagine percorrono le vicende dei suoi amanti nei mesi successivi alle esequie. Condotto con un tono lieve, il romanzo solleva questioni fra loro apparentemente estranee, ma poste in relazione dalla logica dell’opera: l’eutanasia, la deontologia del giornalismo, il valore dell’arte. Il libro merita di essere letto fino alle ultime pagine, per non perdere la conclusione piacevolmente surreale. Pur senza essere memorabile.

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