La musica trasmette emozioni differenti per ognuno di noi.
Così, come l’occhio coglie dettagli sintonizzati sul nostro sentire, io cerco di fermare momenti, espressioni, stati d’animo. E, allora, quali smorfie, gesti, pause appartengono al mondo del jazz? Smorfie e gesti che arricchiscono il gusto e il piacere di fermarsi a osservare.
A sentire.
A captare vibrazioni.
(Fausto Capitanio)

Fotografia di Fausto Capitanio

SHARE
Articolo precedenteBo Lidegaard – Il popolo che disse no
Articolo successivoGrazia Deledda – Canne al vento
Fausto Capitanio, allievo dell’ Accademia Internazionale di Fotografia di Ken Damy (Brescia) e dei fotografi Jean Janssis e Rafael Navarro, ha esposto le proprie opere in numerose mostre collettive, partecipando a svariati progetti sul territorio bresciano. Una sezione del suo lavoro viene pubblicato, nel libro Santa Giulia, frammenti di architettura (Grafo 2001). La sua prima mostra personale, dal titolo “why not”, è stata realizzata presso l’Agenzia Provinciale per il Turismo di Iseo (2005).

Lascia un commento

Scrivi un commento
Per favore inserisci qui il tuo nome

inserisci CAPTCHA *