L’ultima volta che ti ho visto è stato
su un muro in un posto sperduto che
per un breve momento era stato
l’apogeo della rivoluzione industriale,
l’acme dell’umanità illuminata,
la promessa di un futuro meno difficile
e tu, non c’è bisogno di fare finta,
ti divertivi nella tua nudità
vicino all’acqua, ciocche di capelli color terracotta
scendevano solo un po’ meno sonore
nel lago che nella cascata
a monte, irraggiungibile ai pittori.
E ho pensato, ah Lord Lever!**, come
hai fatto a farla uscire di nascosto
la buona Signora – per non parlare di Venere
in attesa del suo ratto e
Salammbô che si godeva il suo castigo?
Ma sei tu quello con
il sole dentro. Lo hai ancora,
anche con il corpo nascosto
da rocce e rosso caucciù. Avresti
dovuto pregare per me, poi farmi preda.
Ancora lo aspetto, ancora lo desidero.
Portami nelle tue profondità.
Traduzione di Emanuela Chiriacò (per gentile concessione dell’autore e della casa editrice Nine Arches Press che in aprile 2023 ha pubblicato in Inghilterra la terza raccolta di poesie di Rishi Dastidar Neptune’s Projects.)
https://www.ninearchespress.com/publications/poetry-collections/neptune-s-projects
Poesia selezionata da Emilia Mirazchiyska.
Note:
* Il kelpie è uno spirito maligno in grado di assumere la forma di un cavallo bianco e proviene dal folclore celtico, e si crede infesti i laghi ed i fiumi della Scozia e dell’Irlanda. È presente anche nel folclore scandinavo. Esso viene spesso descritto come un magnifico cavallo bianco che appare in prossimità dei fiumi, soprattutto nelle giornate nebbiose; si riconosce subito dalla coda e dalla criniera bagnata. Chiunque vi monti in groppa non è più in grado di scendere. Il cavallo salta allora nel fiume gettando in acqua il suo passeggero.
** Si riferisce a William Hesketh Lever, primo visconte Leverhulme, un industriale, filantropo e politico ingleseche ha iniziato a produrre Sunlight Soap, costruendo un consistente impero commerciale. Lever aveva registrato una serie di marchi, tra cui Sunlight ed è stato il fondatore di “Port Sunlight”, un villaggio modello per ospitare i suoi dipendenti. Dal 1888, il villaggio di Port Sunlight offriva condizioni di vita dignitose nella convinzione che un buon alloggio avrebbe garantito una forza lavoro sana e felice. In alcune questioni, Lever desiderava concedere ai residenti di Port Sunlight un certo controllo democratico, e questo sembra aver portato alla convinzione comune che fosse a favore del suffragio femminile. Port Sunlight contiene 900 edifici ed è stata dichiarata area protetta nel 1978.