Un mondo sbagliato
Ambra Porcedda, in questo libro della collana Gli Irrisolti, ci propone due storie d’amore ad effetto, nelle quali rappresenta l’impossibilità di una felicità duratura. Nella prima, Róisín Dubh (titolo mutuato dalla famosa canzone politica irlandese), Paddy è convinto che Emily si plasmerà perfettamente alla sua vita e alla sua casa che ammuffisce in riva al fiume, in una ricerca di simbiosi che lo porterà ad un’autodissoluzione dagli assunti fantastici. Nella seconda, Un’esclusione, Alessia e Stefano, una coppia di amanti che si è dispersa, dopo miserevoli esperienze sentimentali sembra potersi ritrovare e poter unire due derive.
Scritte con stile diversissimo (ricercato e onirico la prima, colloquiale e volgare la seconda), sono due volti della stessa medaglia: non c’è ombra di speranza in questi due lunghi racconti, votati ad un pessimismo nichilista fin tropo simile alle illusioni di cui ci nutriamo e che, secondo l’autrice, finiranno inevitabilmente per annientarci. Lasciandoci sbalorditi (nel primo caso) e non del tutto convinti (nel secondo). Un esordio interessante.