Davanti alla muta immensità
di mari e monti
il mio discorso si è perso da qualche parte
tra i miei occhi e il mio respiro.
Le innumerevoli linee sui miei palmi
scorrono come fiumi verso l’infinito.
Vedo un cielo azzurro sereno che si unisce
con un lago azzurro nello sfondo dei miei occhi.
Con tutta la mia fragilità e la mia forza
io ci credo oggi sono vivo come un figlio
del Cielo e dell’Acqua.
Sento che la mia esistenza non è illusoria.
Ogni montagna innevata
ogni grotta subacquea e
ogni fluttuazione dei pesci
mi rinnovano la vita
in ogni momento in cui resto qui.
Soltanto un tuffo nel vento
e sento che tutti i nodi della mia vita si sono sciolti
e tutte le mie aspettative non dichiarate
si sono realizzate qui in qualche luogo
tra i miei occhi e il mio respiro.
Traduzione di Emilia Mirazchiyska
Qui la nostra intervista all’autore: La libertà della poesia
Testo originale – Looking at Lake Ohrid
In front of the silent vastness
of seas and mountains
my speech is lost somewhere
between my eyes and my breath.
The countless lines in my palms
flow like rivers into the unending.
I see a blue serene sky mating
with a blue lake in the floor of my eyes.
With all my frailties and potency
I trust I exist today as a child
of the Sky and Water.
I feel my existence isn’t untrue.
Every snowcapped mountain
every underwater cave and
every movement of fishes
make me live a new life
every moment I stand here.
In just one dive into the winds
I feel all the riddles of my life are solved
and all my unnamed expectations
have come to life somewhere here
between my eyes and my breath.
from Karmic Chanting (Copper Coin Publishing, 2018)