M. B. Ionescu-Lupeanu

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Еvery writer is God in his writing, mi aveva scritto M. B. Ionescu-Lupeanu in una sua email e poi, la sera dopo la presentazione del suo secondo romanzo in una città bulgara sul Danubio, mi ha detto a quattr’occhi che nei Balcani, da Bucarest fino a Salonicco, non avrei trovato scrittore migliore. E dubito che esista realmente un letterato più bravo di lui nel chiedere una tale concentrazione ai suoi lettori, cui offre i pezzi ingegnosi di un puzzle letterario che devono sistemare da soli, con i necessari sforzi intellettuali.

L’unico intoppo è che i lettori non capiscono subito cosa si aspetti l’autore da loro, ma questo non è un problema per lui, perché Ionescu-Lupeanu vorrebbe piacere solamente a lettori capaci di pensare, senza preoccuparsi troppo di quelli che potrebbe solo meravigliare, infastidire o scioccare.

Emilia Mirazchiyska

Еvery writer is God in his writing, îmi scrisese M. B. Ionescu-Lupeanu într-un email, iar seara, după lansarea celui de-al doilea roman al său într-un oraș de pe malul bulgăresc al Dunării, mi-a spus între patru ochi că, în Peninsula Balcanică, de la București la Salonic, nu voi găsi un scriitor mai bun. Într-adevăr, e puțin probabil să existe un stilist mai bun care să ceară atâta concentrare din partea cititorilor, cărora le oferă bucăți foarte bine gândite dintr-un puzzle pe care ei înșiși trebuie să-l rezolve, depunând eforturile intelectuale necesare.

Aici, singura capcană este că cititorilor le este greu să înțeleagă ce așteaptă autorul de la ei, însă pentru el aceasta nu constituie o problemă, pentru că Ionescu-Lupeanu  dorește  să placă doar cititorilor care gândesc și nu se interesează prea mult de aceia pe care îi va mira, deranja sau șoca.

Еmilia Mirazchiyska
(Traducere din limba bulgară de Vanina Bojikova)

 

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Emilia Mirazchiyska (1972) vive e lavora a Sofia, Bulgaria, dove è nata. È editore e direttore della piccola casa editrice Scalino, che include a catalogo anche due antologie in italiano da lei curate: “Maternità possibili” (insieme a Rayna Castoldi, 2011) e “Saluti a Dickens – 15 storie di Natale” (2012). Oltre ad aver insegnato per anni storia dell’arte al Liceo Italiano di Sofia, è traduttrice: a sua firma la versione tradotta del primo romanzo di Francesca Lancini “Senza tacchi” (Bompiani, 2011) e la prima parte del libro di poesie di Dome Bulfaro “Marcia film” (Scalino, 2016). Ha inoltre tradotto dal bulgaro all’italiano con diversi co-traduttori/poeti italiani i libri di alcuni importanti poeti bulgari: Vladimir Levchev (il cui libro antologico di poesie “Amore in piazza” è pubblicato in Italia da Terra d’ulivi edizioni, febbraio 2016, nella loro traduzione con Fabio Izzo); Beloslava Dimitrova (“La natura selvaggia”, pubblicato in Italia da Arcipelago itaca edizioni, febbraio 2017, nella loro traduzione con Danilo Mandolini); Aksinia Mihaylova (“Nel delta del mondo”, pubblicato in Italia da Edizioni Kolibris, maggio 2017, nella loro traduzione con Francesco Tomada).

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