Rimpiangimi (indegno e fuorviante titolo italiano per Conant, 1961) è un classico giallo gangsteristico che vede contrapporsi un giornalista a schegge impazzite della criminalità e che presenta alcuni momenti noir di innegabile fascino.
Burnett si dimostra ancora una volta maestro nel dipingere un mondo oscuro e violento, quello diretto dagli architetti della corruzione, gli uomini che spingono i bottoni e fanno girare le ruote della macchina politica. Un mondo che stritola uomini come Conant, preso nel mezzo da Nick Worden, un despota apparentemente benevolo dell’Organizzazione, e da Leone Worden, che rappresenta la nuova generazioni di uomini feroci e privi di scrupoli.
Una sfida che si concluderà nel sangue e che costituisce un puro lavoro di routine per William R. Burnett: Rimpiangimi è un romanzetto di intrattenimento ben lontano dalle opere migliori dell’autore americano, ma è comunque godibile dalla prima all’ultima pagina, a dimostrazione che il sangue non è acqua e che anche le opere scritte per motivi alimentari possono avere una loro dignità.