Eroi con superproblemi
Stati Uniti, 2041. La civiltà è allo sfascio: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri, sempre più poveri, vivono confinati in quartieri in rovina, senza reali prospettive per il futuro. Dopo la scoperta che i super-umani esistono veramente, viene indetto Arena Mode, un torneo “sportivo” nel quale chi è dotato di superpoteri dovrà scontrarsi con altri superdotati in un combattimento all’ultimo sangue. Il premio in palio: dieci miliardi di dollari. Una cifra troppo ghiotta perché Matthew Moxon, un nerd privo di superpoteri ma dotato di un’intelligenza istintiva, rinunci alla sfida sperando così di potersi pagare le cure per un devastante tumore al cervello. L’autrice di Toronto si cimenta in un romanzo di fantascienza superomistica con piglio deciso, e sforna una storia appassionante, ricca di colpi di scena e con un protagonista che non può contare solo su se stesso. Lo sfondo sociale è credibile e ben delineato. Alcune considerazioni retoriche del protagonista rischiano di appannare il finale che viene però riscattato dalle ultime due pagine. Il romanzo è divertente e non privo di spunti di riflessione.