Alessandro Baricco questa volta ha deciso di proporci una scrittura da un lato inaspettatamente più erotica, dall’altro fedele alla sua prosa intrisa di poesia.
Con fare pirandelliano, i personaggi di questo romanzo non hanno un nome proprio; si limitano a essere ricordati con un ruolo: lo Zio, la Sposa giovane e così via. L’atmosfera è surreale, a tratti folle, il che rende la trama difficile da decodificare. Si può dire che il libro parli di una giovane sposa che, arrivata da lontano, attenda l’arrivo del suo futuro marito tra le bizzarre abitudini di casa, ma si potrebbe anche riassumere in un ben fatto esercizio di stile. La struttura della narrazione è, infatti, molto macchinosa, per certi versi fin troppo elaborata; ciò non toglie che sia capace di solleticare la mente senza scomodare emozioni troppo ingombranti.
Una storia che resta in superficie, senza scavare nell’animo dei personaggi, ma è forse questa superficie così ben descritta a renderla unica nel suo genere.