In Kenya, conoscemmo le suore italiane
chi spezzava i colli dei polli
e chi faceva saltare la salsiccia di maiale sulle
travi della cucina.
Odoravano di zuppa e incenso
e affondavano le dita nelle nostre guance
-un segno di tenerezza.
Donne pericolose, decidemmo,
e ricambiavamo l’amore.
Trascinammo piccioni morti verso la porta
e camminammo a piedi nudi nelle loro stanze.
A volte sembravano pregare,
ma quando chiamavano i polli,
mia sorella, mio fratello ed io
ci sedevamo, guardavamo e aspettavamo.