Una dea siede in fondo al mio letto,
Visita queste notti di veglia.
Dove i pensieri corrono
Più delle dita, le mani diffidenti
Della distanza.
Invece noi ci rivolgiamo
Ciascuno al suo telefono, troviamo la sicurezza
Nella fioritura.
Le mani di lei contorte per la tristezza, piangenti
Il suo regno che crolla.
Traduzione di Silvia Accorrà