Certi giorni mi sento
un osservatore.
Guardo i miei seni
scendere un po’, le rughe
più profondamente segnarmi.
Guardo le mani di seta
del tempo scivolare
davanti ai miei occhi, trascinando
la mia sfortunata anima.
Mentre mi abbandono
al suo respiro. Ignoro
il mio cuore appesantito
che urla
chiedendo di più.
Traduzione di Silvia Accorrà