Nuala Ní Chonchúir – La rossa Massey Ferguson

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1932

Lui la chiama Beata, Adorata,
la cavalca per sentire la sua potenza squisita;
quando non si gira lui la blandisce
con toni che una zitella potrebbe usare col gatto:
‘Whisha, su, ragazza mia, sii buona adesso’.

Lei torna vibrando alla vita e lui le accarezza il fianco,
siede come un signore sul suo sedile di castagno americano
e assapora il sobbalzare di lei sotto di lui.
Dopo aver corso sulla strada di campagna fino al campo,
solcano, penetrano il cuscino della terra.

La domenica volteggiano insieme in un valzer fino alla Messa,
una donna scarlatta e il suo uomo docile.

 

Traduzione di Silvia Accorrà