Noia all’italiana
Oltre trecento pagine di retorica, luoghi comuni, qualunquismo, minestre riscaldate, elenchi di “quelli che”, scoperte dell’acqua calda, buonismo, autobiografismo all’acqua di rose, note a margine da rotocalco, gossip e finta noncuranza verso il cinema d’autore. Ce n’è abbastanza da annoiarsi per qualche anno.