L’immensità della solitudine
Il genere umano si è volatilizzato: nessuno è rimasto, se non il protagonista che, ironia della sorte, aveva programmato il proprio suicidio nella stessa notte in cui un boato ha segnato la sparizione di tutti i suoi simili.
Morselli porta avanti con magistrale bravura un filosofico monologo lucidissimo, acuto e ironico, guidandoci nella conoscenza di un’originale figura di sopravvissuto. Con delicati tratteggi, il lettore attraversa ogni possibile reazione di fronte all’immensa solitudine, indagando sul destino degli scomparsi e sulla vita passata del protagonista.
Una lettura impegnativa per l’unicità della trama e il ricchissimo vocabolario dell’autore, capace di coniugare nel proprio stile concetti altissimi, metafisici, e bisogni terreni. Un tragico indovinello, intellettuale eppure carico di sentimento, che invita a raccogliere gli indizi sparsi in un mondo desolato per scoprire una sorprendente verità.