Il carbone li seppellirà
Eccellente romanzo storiografico, anche se meno appassionante dei successivi. Valerio Evangelisti, irragiungibile nella sua saga di Eymerich, stenta a trovare la propria voce, e la narrazione risulta freddina e non pienamente coinvolgente. Gli elementi fantastici, introdotti solo nella seconda parte del libro, nulla aggiungono a una trama complessa e dai molti risvolti sociali, risultando un po’ fuori luogo. Ma la storia, che si dipana attraverso alcuni momenti fondanti la politica sociale degli stati Uniti, è precisa e ben congegnata, induce il lettore a riflettere ed è ben documentata (imperdibile la bibliografia al termine del volume). Tanto che ci si appassiona alla Storia più che al personaggio. Evangelisti farà di meglio con “Il collare di fuoco”, “Il collare spezzato”, “Noi saremo tutto“, “Tortuga”, “One Big Union” e “Il sole dell’avvenire”, ma questa svolta nella sua narrativa è felice, e il libro vale una lettura non superficiale.