Riduttivo chiamarlo noir
Un uomo qualunque si trova, all’improvviso, padrone della propria esistenza. Ma la sua nor-malità, come ogni altra, è illusoria: un meccanismo che, appena s’inceppa, lo trasforma in un individuo capace di tutto. Lasciata la vita abitudinaria, strappati i legami col quotidiano, egli si addentra in un mondo parallelo, del quale ignorava l’esistenza, fatto di delinquenza, preva-ricazione ed espedienti.
Un Noir dalla scrittura magistrale, un affresco che, addentrandosi nella vicenda, si rende nitido fino a risplendere. Il prototipo di come il tratteggio psicologico di ogni personaggio narrato dovrebbe essere: impeccabile.