La mia lingua è nata promiscua
parla molti idiomi,
il mio cuore ne parla un altro, la testa
ancora un altro: è traduzione senza posa.
Gli atri, i ventricoli perennemente
pompano corpuscoli di sangue corporeo —
così come le lettere, le frasi e la sintassi,
fertilizzano, generando un soffio di vita nuova,
potenziando la struttura. Musica,
ritmo, registro, accrescono gli spazi —
poligamia grammaticale, quieta osmosi.
Può una macchina da scrivere essere multilingue?
Per noi non esistono paesi o confini —
il mio traduttore, il più importante alleato.
La mia lingua bipartita, il mio passaporto —
come eternamente germoglianti Foglie d’erba.
Il discorso non s’ingabbia nella fantasia.
La lingua non s’ingabbia nel discorso.
Traduzione di Andrea Sirotti
Poesia scelta da Emilia Mirazchiyska, curatrice della serie