Simenon come Dostoevskij
Noir ambientato durante l’occupazione nazista, La neve era sporca racconta l’iniziazione di un giovane all’età adulta e di un delitto che è soprattutto un viaggio allucinante nella mente del protagonista, dotato di un’intelligenza spietata e lucida che ricorda alcuni personaggi di do-stoevskijana memoria.
Un mondo crudele, tratteggiato con nitidezza dalla penna prodigiosa e infaticabile di Sime-non. La fatalità del male: non il demonio rappresentato dalla religione, ma il male dell’uomo qualsiasi, il male peggiore. Il sudiciume dell’umanità che riesce a violare anche il candore della neve.