Valerio Varesi – L’affittacamere

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“L’affittacamere” di Valerio Varesi è un giallo ambientato nella città di Parma, dove il commissario Soneri indaga sull’omicidio di Giuditta Tagliavini, l’anziana proprietaria di una pensione dove molti anni prima lui stesso aveva incontrato quella che sarebbe divenuta sua moglie, Ada, defunta alcuni anni dopo.

La vicenda si snoda tra due piani di narrazione: il primo riguarda l’indagine sul delitto, il secondo è incentrato sulla realtà politica e sociale degli anni Settanta, periodo in cui la pensione era frequentata da giovani studenti universitari e da ragazze della scuola per infermiere. In questo contesto si sviluppa un intreccio di amori, incontri e lotte politiche, fino a quando il tempo svuota la pensione, che si trasforma in bordello.  

La scrittura di Varesi è impeccabile nel restituire l’atmosfera dell’epoca e nel descrivere i cambiamenti sociali avvenuti in seguito. Il romanzo è caratterizzato da una narrazione lenta e riflessiva, ma che riesce a tenerci incollati alle pagine fino alla fine. L’indagine sul delitto si intreccia con la riflessione sull’evoluzione della società e sulle verità nascoste che emergono dopo anni. Il commissario Soneri si trova coinvolto suo malgrado in un’indagine che scava anche nel suo passato, dal quale emergono verità scomode che non vorrebbe affrontare.

“L’affittacamere” è un giallo ben scritto e coinvolgente, che non delude le aspettative e che resiste alla prova del tempo.

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