Dicono questi versi
di nulla che succede,
non descrivono fatti.
Resiste qualche raro verbo fossile:
sta, aspetta, disperde.
Questo vuole l’ebbra superficie:
al troppo dire, al morso dei ragni
opporre silenzi di arenili
boccheggii di meduse.
Sotto, dentro, diffidiamo delle albe:
ci serve notte, ancora
di radice e di seme
ci serve buio, dentro,
la sua morente schiera.
Qui, in superficie, i verbi rinunciano
i presagi non dicono.
da PARTENZE E PROMESSE: PRESAGI (Puntoacapo, 2019)