Un’occasione mancata
È il racconto del rapporto conflittuale fra l’autrice e il proprio padre, sullo sfondo di una provincia bresciana indifferente e ipocrita quant’altre mai. Raramente ci è capitato di leggere vicende così tese, aspre, violente, e di vedere descritti conflitti così ardenti, solidi, assoluti. Da una storia tanto forte la scrittrice avrebbe potuto trarre un testo secco, spietato, duro come il diaspro, ed esemplare. Al contrario ella, afflitta da insano citazionismo, lo gonfia di considerazioni filosofiche che ne depotenziano l’impatto. Partita con un grande spunto fra le mani, perde il controllo della sua materia e riesce nella difficile impresa di deludere il lettore. Alla fine si fatica a comprendere se ciò che si è appena terminato sia l’ennesimo saggio poco leggibile, o una sequela di fatterelli di poco peso, sciorinati pubblicamente solo per alimentare l’eterno pettegolezzo del paesello.