Gioia e rivoluzione
Un racconto lungo estremamente affascinante, che mischia cultura cristiana e le “Mille e una notte” in un crogiuolo citativo ma tutt’altro che sterile e imitativo, con una storia che coinvolge, appassiona e costringe a riflettere. E il merito ulteriore di sdoganare l’hashish e di non dargli valenze negative e moralistiche. Una fiaba che riesce ancora a parlare alle menti e ai cuori dei lettori di oggi e nella quale il protagonista cerca di portare il progresso sociale in un’epoca e un luogo dominati da interessi particolari e in cui il popolo è sfruttato e vessato. Tematiche sorprendenti in un narratore del primo Ottocento.