Cartina di tornasole
Primavera 1960: la Democrazia Cristiana di Fernando Tambroni, per ottenere la fiducia in Parlamento, deve farsi appoggiare dal Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, neofascista.
30 giugno 1960: un corteo di protesta a Genova viene caricato dalla polizia, scontri di piazza fino a notte fonda. Seguono gli scioperi di Milano, Livorno e Ferrara.
7 luglio 1960: una manifestazione pacifica a Reggio Emilia viene sedata nel sangue dalla polizia, che spara sulla folla. 5 morti e 21 feriti. Una strage.
Giancarlo Scarpari, attraverso una ricostruzione storica lucidamente documentata e una cronaca minuto per minuto, ci mostra tutto l’orrore delle repressioni di piazza volute dai neofascisti e da un governo instabile e insicuro. Non solo: attraverso gli atti processuali e la sentenza della Corte d’Assise di Milano del 14 luglio 1964 testimonia l’insabbiamento che venne attuato dalle autorità per assolvere tutte le forze istituzionali coinvolte. Un processo-farsa, come molti altri che riguardano le stragi impunite degli anni che seguirono.
Il documentario omonimo di Giuliano Bugani, allegato al libro, indaga i fatti attraverso le testimonianze di chi era in piazza quel giorno.
Libro e film, insieme, costituiscono un documento prezioso e agghiacciante, che racconta nel dettaglio gli avvenimenti e ricostruisce il clima politico e sociale dell’epoca. Dimostrando che quella che, in seguito, sarebbe stata definita strategia delle tensione era già in atto, ben prima della strage di Piazza Fontana nel 1969.
Un libro indispensabile per formarsi una coscienza storica e interpretare ciò che avvenne nei decenni successivi, fino ai fatti del G8 di Genova nel 2011, e oltre. Lodevole e indispensabile.