2034, che reca il profetico sottotitolo il romanzo della prossima guerra mondiale, immagina in quell’anno un conflitto globale tra gli Stati Uniti e la Cina.
La storia inizia con un confronto navale tra Cina e Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale. A partire da quest’incidente la situazione degenera rapidamente, coinvolgendo cyberattacchi e armi nucleari. I due autori delineano un mondo in cui la supremazia tecnologica e il controllo delle informazioni diventano cruciali nella gestione dei conflitti. I personaggi, provenienti da varie nazioni, sono messi di fronte a scelte morali difficili, rese ancora più complicate dalla complessità delle guerre moderne.
Elliot Ackerman è un veterano del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, decorato per il servizio in Afghanistan e Iraq, e anche un autore affermato di romanzi, come Green on Blue e Dark at the Crossing. James Stavridis, ammiraglio in pensione della Marina degli Stati Uniti, è stato comandante supremo della NATO ed è noto soprattutto per le sue analisi strategiche. Insieme, propongono una prospettiva unica e inquietante sul tema della guerra e delle relazioni internazionali, fondendo la narrativa d’azione con intuizioni profonde sul futuro delle guerre globali. Pubblicato nel 2021, getta un’ombra lucida e sinistra sulla nostra stessa sopravvivenza. Ma, pur dipingendo uno scenario estremo di guerra totale, o forse proprio per questo, è appassionante come poche altre opere contemporanee.