Ogni epoca ha i suoi diavoli
Huxley propone un’opera non facile ma di grande fascino, a suo modo molto attuale. A metà fra il romanzo e il saggio storico/filosofico, essa ricostruisce, in modo assai colto, un caso di isteria collettiva ambientato nella provincia francese del Seicento.
La “possessione diabolica” di suor Jeanne e delle sue consorelle è pretesto ideale per eliminare, con l’accusa di stregoneria, un prete gaudente, prevaricatore, egocentrico e tanto superbo da pestare spesso e volentieri i piedi ai potenti.
Il “cattivo” della storia diviene allora la vittima designata, e “i buoni”, accecati dall’oscurantismo e dalla superstizione, si fanno meri strumenti della ragion di stato. Un ammonimento: mai farsi infinocchiare da chi grida “al diavolo”! Qualsiasi diavolo.