Ugo Riccarelli – L’angelo di Coppi

0
1771

I dieci racconti di L’angelo di Coppi, a metà strada tra realtà e fantasia, hanno per protagonisti altrettanti personaggi legati, in modi differenti, al mondo dello sport: da Coppi che cerca di scoprire se il ragazzino che lo ha superato in sella a un vecchio catorcio esista davvero o sia solo un sogno, al giornalista che cerca di scoprire il segreto dell’invincibilità del Grande Torino, alla meteora di Guy Moll, talento dell’automobilismo rimasto ignoto ai più, fino al genuino divertimento di Pasolini quando giocava a calcio con una squadra di ragazzini.

Riccarelli narra imprese, gloria e miserie di personaggi che nei suoi racconti assumono la statura di personaggi dell’epica, diventando paradigma delle passioni umane, dei sogni, delle ossessioni, della continua ricerca di grandezza e della costante paura di perdere; e, in ultimo, assumono l’aspetto di figure ammantate di leggenda e lontane nel tempo, ormai più miti che figure storiche.

Nel dipingere ognuno di questi bozzetti lo scrittore fa ricorso a tutta la gamma di emozioni che è in grado di suscitare con la sua splendida prosa, asciutta e coinvolgente: il lettore percepisce l’orgoglio ferito e la dignità dei giocatori della Dinamo Kiev, colpevoli di aver sconfitto la squadra messa in campo dai nazisti, la serena determinazione di Zatopek, costretto a rinunciare all’attività agonistica per la sua opposizione al regime, la tenerezza e l’allegria suscitate dalla figura di Garrincha, asso del pallone con le gambe storte, la rabbia di Johnson, pugile dallo stile elegantissimo ma dalla pelle “del colore sbagliato”.

Insieme a questi campioni il lettore soffre, spera, esulta, trema, ottenendo da ogni racconto un’esperienza di vita, un’occasione di riflessione. Una raccolta per chi voglia nutrire cuore e mente con un’ottima lettura.

vai alle altre recensioni