Agatha Christie – Un delitto avrà luogo

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C’è qualcosa d’irresistibile nei romanzi di Agatha Christie che partono con un annuncio, una sfida implicita, un richiamo al lettore: E in Un delitto avrà luogo (A Murder is Announced, 1950) l’annuncio è addirittura esplicito: compare sul giornale locale, tra le piccole notizie del villaggio, con lo stesso tono che avrebbe la pubblicità di un evento mondano: Un delitto avrà luogo – Questa sera, alle 18:30, a Little Paddocks.
I lettori più esperti di gialli sanno che nessun invito del genere può essere una burla innocente. Ma gli abitanti di Chipping Cleghorn? Beh, loro non possono resistere alla curiosità… ovviamente.

Il villaggio è un microcosmo perfetto: anziane signore con la passione per il gossip, coppie con segreti nascosti, giovani con ambizioni, servitù che tutto vede e nulla ammette. E, quando scatta l’ora dell’annuncio, eccoli tutti riuniti a Little Paddocks, la casa di Letitia Blacklock, aspettando di scoprire di che cosa si tratti.
Quello che accade è una scena da teatro: le luci si spengono di colpo, una porta si spalanca, un uomo armato appare e… si  sentono degli spari. I presenti si spaventano, qualcuno urla, qualcuno sviene. Quando le luci si riaccendono, un corpo è riverso sul tappeto.
Un crimine avvenuto davanti agli occhi di tutti. Eppure, nessuno sembra aver davvero capito che cosa sia davvero accaduto.
Questo romanzo è un perfetto esempio di come Agatha Christie sappia giocare con le illusioni: non è solo la messa in scena dell’omicidio a essere orchestrata con precisione, ma tutto l’intreccio sembra ruotare attorno all’idea che nulla sia davvero come appare. Chi è davvero Letitia Blacklock? Perché proprio lei è stata coinvolta in questo strano delitto annunciato? E, soprattutto, qual è il movente?
È qui che entra in scena Miss Marple, con il suo occhio infallibile per le incongruenze, per quei piccoli dettagli che agli altri sfuggono. A differenza di Poirot, che con la sua teatralità e il suo senso della logica svela i misteri come se fossero puzzle, Jane Marple lavora in modo più discreto: osserva, ascolta, collega. Conosce l’animo umano nel modo più profondo e disilluso possibile, anche se non lo dà troppo a vedere. E, come sempre, le sue intuizioni nascono dal quotidiano, dalle piccole cose. Una parola detta nel momento sbagliato, una foto che non dovrebbe esistere, una tazza di tè lasciata nel posto sbagliato.
La Christie, attraverso Miss Marple, ci dice che il male non si nasconde nei grandi crimini, ma nelle crepe dell’ordinario del quotidiano, nei dettagli che sembrano insignificanti. 

Se c’è un tema che attraversa Un delitto avrà luogo, è quello dell’identità. In un piccolo villaggio dove tutti si conoscono, l’idea che qualcuno possa non essere chi dice di essere è ancora più destabilizzante. C’è un gioco continuo di scambi, di falsi volti, di storie che non tornano. E, quando finalmente il velo cade, ci troviamo dinnanzi a una soluzione che, come sempre, era sotto gli occhi di tutti, ma abilmente nascosta tra le righe.
Uno degli aspetti più affascinanti di questo romanzo è come la Christie ci inviti apertamente a giocare con lei. Non solo attraverso l’annuncio iniziale – che di per sé è già un enigma aperto – ma attraverso la struttura stessa della storia. Ogni indizio è posizionato con precisione. Ogni conversazione ha un doppio significato. Ogni dettaglio è sia una pista che una distrazione. E noi, esattamente come i personaggi del villaggio, ci ritroviamo a cercare di capire di chi fidarci, chi mente, chi ha tutto da guadagnare dalla morte della vittima.
Alla fine, Miss Marple dimostra ancora una volta che la mente più acuta è quella di chi ascolta meglio. E noi, come sempre, chiudiamo il libro con un misto di ammirazione e frustrazione: “Era tutto lì. Come ho fatto a non vederlo?”. 

Un delitto avrà luogo è uno dei gialli più raffinati di Agatha Christie, giocato su un doppio livello in modo brillante e ingegnoso. Ha un ritmo perfetto, una soluzione soddisfacente e, soprattutto, ci lascia addosso quella sensazione di sottile inquietudine che rende indimenticabili i suoi romanzi migliori.

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