Katherine Dunn – Carnival Love

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Al Binewski, proprietario del circo di famiglia, basa il successo dei suoi spettacoli sulle esibizioni dei freak ma, quando rimane a corto di artisti, decide di crearne di nuovi e unici: così lui e sua moglie mettono al mondo Arturo, ragazzo pesce dall’ego smisurato, le gemelle siamesi prodigi del pianoforte, Chick il telepate e la nana Olympia, voce narrante di questa corposa saga familiare divertente, spiazzante e a tratti commovente. Seppur sia innegabile l’originalità della concezione, la lunga narrazione non mantiene costantemente il ritmo dei primi capitoli e più di una volta si blocca su pagine noiose che non aggiungono niente a quanto già detto.

I punti di forza sono le caratterizzazioni dei personaggi e lo stile della prosa, ricca e varia, che riesce comunque a rimanere in equilibrio tra i diversi toni. Se, leggendo Carnival Love, è impossibile non andare con la mente al film capolavoro di Browning, la trama e la concezione di questo romanzo sarebbero stati perfetti per una trasposizione cinematografica da parte di uno dei registi più spiazzanti e geniali del cinema americano: David Lynch.

Un romanzo di nicchia e decisamente spiazzante, consigliabile a lettori spregiudicati e davvero curiosi.

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