Alle 21.55 circa di un normale giorno di scuola,
sarei stato impegnato a regolare i quadranti
di una radio rilegata in pelle passatami da mia madre
e percepire rumori graffianti nell’etere –
onde sonore in arrivo da Radio Free Europe
prima di passare alla BBC, a Radio 1 e a John Peel.
Si trattava di punk rock, Prince Far I e Beefheart
per un’oretta buona, poi il caos si calmava
e c’era Linton Kwesi Johnson –
una voce leggera mi diceva che Inglan è una stronza,
a proposito di tutta quella vasta fascia d’esperienza
che non avevo mai vissuto.
Molte cose ora suonano così –
la grande perdita di come ci siamo riconciliati
con i privilegi minori. O con la mancanza di comprensione.
Oggi, nel parco, ho parlato per un po’
di come siamo arrivati esattamente nello stesso posto
da direzioni completamente differenti.
8 agosto 2020, Sofia
Traduzione di Heiko H. Caimi
Grazie a Emilia Mirazchiyska