Salvatore Brizzi e Riccardo Geminiani – Il Bambino e il Mago

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Caro signor Brizzi,
in biblioteca c’è un suo libro. Ho osservato la copertina. Troppo bianco. A parte questo, il titolo (La porta del mago) mi ha molto incuriosito, suona tanto di mistero.
Il bibliotecario dice che parla di Magia e che quindi non è roba per bambini. Come può un libro di Magia non essere adatto ai bambini?
Ma lei è davvero un mago?
Se sì, mi può raccontare alcuni trucchi del libro?
Ho anche un’altra domanda. Sulla copertina del libro c’è la faccia di un signore triste e arrabbiato. Ma i maghi sono tutti così?
Geremia

Così esordisce questo magnifico libro che, per la prima volta, Salvatore Brizzi – insieme a Riccardo Geminiani – rivolge ai bambini (meglio non prima degli otto anni di età), ma anche a chi si approccia all’esoterismo e il lavoro interiore per la prima volta.
L’origine del libro è curioso, in quanto è nato quasi per gioco: Geminiani ha iniziato a scrivere e-mail a Salvatore Brizzi con lo stile e i modi di un bambino, e si è accorto che il modo e l’energia con cui Brizzi rispondeva, erano diversi rispetto al solito, più morbidi, come dimostra questo estratto dalla prima risposta che Brizzi scrive al bambino Geremia: Ti rispondo di sì, sono un mago, perché ho acquisito le due chiavi della Magia spiegate nel mio libro: la capacità di essere sempre “presente a me stesso” e la capacità di non giudicare il prossimo… ossia l’attitudine a perdonare. […] Il mago è una persona serena, perché ha compiuto un percorso – fatto anche di esercizi quotidiani – che l’ha portato a non far più dipendere la sua serenità da ciò che accade all’esterno. Il vero mago non deve aspettare che qualcuno faccia o non faccia qualcosa per essere felice, ma lo è sempre. Questa è la più grande “magia” che si possa realizzare su questo pianeta.
Questo libricino è preziosissimo perché racchiude le basi e le leggi principali del Lavoro su di sè in modo semplice e immediato, ed è utilissimo anche per chi le conosce già ma ha bisogno di ricordarsene di tanto in tanto. Inoltre alla fine del libro sono riportate Le Sette Frasi Magiche di Cagliostro, anch’esse compendio essenziale del lavoro su di sé.
Il libro è profondo ma anche molto divertente, Geremia è un bambino intelligente e spiritoso, ha un grande cuore e mostra una forte volontà, qualità di cui purtroppo noi adulti siamo spesso carenti, ma questo libro tocca proprio il bambino che è in ognuno di noi, permettendoci di ritornare in contatto con la parte più profonda, vera, e sincera di noi.
Vi sono poi momenti molto toccanti, come quello in cui Geremia si trova all’ospedale dal suo amico malato Lorenzo, il custode di un castello di San Leo a cui Geremia si lega molto e dal quale impara moltissime cose sul Conte Cagliostro, vero e proprio Mago avvolto dal mistero. Le informazioni che Lorenzo racconta a Geremia sono affascinanti tanto da stupire persino il Mago Salvatore Brizzi!
Consigliato agli adulti e ai genitori che vogliono avvicinare i bambini al lavoro su di sé in modo giocoso e divertente, questo libro è uno strumento davvero prezioso soprattutto ai giorni nostri dove i cambiamenti sono sempre più repentini e inevitabili ed è necessario più che mai svegliarsi e riprendersi la responsabilità della propria vita per vivere una vita degna di essere vissuta.

 

leggi anche la recensione di Salvatore Brizzi – Il libro di Draco Daatson

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