Sotto il sole della Toscana

0
1515

I mille volti della guarigione

Sotto il sole della Toscana è una bella sorpresa, un film che scalda nelle giornate piovose, magari da gustarsi con un camino acceso e una cioccolata calda, lasciando fuori la tristezza e facendo invece entrare nel cuore la voglia di vivere, di ritrovare la gioia nelle piccole cose e di vedere come dietro ogni momento difficile può celarsi il più grande tesoro.

Il film – basato sull’omonimo libro – narra la storia di Frances (interpretata dalla splendida Diane Lane), una scrittrice americana il cui mondo crolla all’improvviso: in breve tempo perde marito e casa e non riesce a gestire la depressione che segue il doloroso divorzio e l’aver dovuto vendere la casa al marito e alla nuova compagna. Un giorno, un’amica di Frances, Patti, le regala un biglietto aereo per la Toscana, sperando che il viaggio possa aiutare Francis a riprendere in mano la sua vita. Arrivata in Toscana, Francis viene attratta da un’antica villa abbandonata a Bramasole, e decide di investirci i soldi della vendita della sua casa americana, nel tentativo di rifarsi una vita. La villa, potenzialmente magnifica ma bisognosa di sostanziale ristrutturazione e ricostruzione (in linea con la vita della protagonista), si rivelerà il luogo in cui Francis non solo affronterà i suoi fantasmi e le sue paure, ma in cui si circonderà anche della famiglia che non ha mai avuto, a partire dal giovane muratore polacco innamorato della figlia del vicino, e dell’amica Patti che le farà presto visita. Un incontro romantico a Roma  – e successivamente Positano – riuscirà a portarla dall’euforia alla delusione in poco tempo, ma Francis avrà modo di guardarsi dentro e di apprezzare i doni della vita e soprattutto di imparare ad affidarsi, a lasciar succedere le cose a modo loro.

Il film comincia con il classico cliché dell’eroina (spesso debole e sfigata) che perde tutto e deve ricominciare daccapo, ma pian piano si rivela essere un piccolo gioiello che non solo mostra con amore e meraviglia la bellezza (insieme alle forze e alle le debolezze) dell’Italia e degli italiani, ma anche come l’atteggiamento e il coraggio di andare avanti – senza voltarsi indietro, senza auto-commiserarsi e senza dannarsi per le cose che non possiamo più cambiare o rifare – sia la chiave per vivere nella gioia e nella gratitudine di ogni momento della nostra esistenza, che spesso diamo per scontata ma non ci è mai garantita.

Francis si sentirà dire da più persone che deve smetterla di piangersi addosso e rimuginare sul passato, ma riuscirà a farlo spontaneamente solo quando aprirà gli occhi e vedrà che ha già tutto quello di cui ha bisogno. E nel momento in cui lei smetterà di accanirsi sulla ricerca di amore e persone di cui prendersi cura, tutto le arriverà spontaneamente. Perché così è la vita. Ci dà sempre quello di cui abbiamo bisogno, anche quando ci sembra che faccia l’opposto.