Harmattan è un thriller di spionaggio ambientato nella Mauritania del 1990, in cui i servizi segreti italiani orchestrano un golpe in cambio di concessioni petrolifere. Valerio Sale costruisce una narrazione complessa e coinvolgente, in cui la diplomatica sotto copertura, Irene Carta, recluta il giovane agronomo di un’Ong per portare avanti un’operazione delicata. L’intreccio s’infittisce con l’arrivo di un ex terrorista da Parigi e si complica ulteriormente con lo scoppio della Guerra del Golfo, che cambia radicalmente gli equilibri internazionali.
Con uno stile cinico e tagliente, Sale riesce a evocare un mondo torbido e pieno di compromessi morali, in cui il fattore umano è sacrificato alla Ragion di Stato. La sua esperienza diretta nel settore industriale e la conoscenza del contesto geopolitico arricchiscono la trama, rendendo il romanzo tanto affascinante quanto inquietante. Soprattutto perché lucido e credibile.