Ridere di ciò che ci fa arrabbiare
Un’insegnante di lettere racconta un anno di lavoro in un istituto professionale della provincia di Vercelli. Il libro è un insieme di racconti autoconclusivi che ripropongono gli stessi personaggi in situazioni differenti, filtrate dall’occhio della narratrice.
Il registro comico, ricco di paradossi, e il linguaggio funzionalmente mutuato dallo slang adolescenziale dipingono personaggi facilmente riconoscibili a chi, per qualsiasi ragione, ha a che fare con ragazzi di quell’età. Ne esce un ritratto della scuola divertente e solo all’apparenza desolante, perché, come scrive l’autrice, i ragazzi ti sorprendono sempre.
Emanazione di un blog di Facebook, guarda con acume, disincanto e partecipazione al mondo della scuola superiore che suo malgrado, nell’ultimo anno, si è dovuta adattare a nuove modalità di non facile metabolizzazione.
Per chi vuol ridere di quelle cose che generalmente fanno arrabbiare.