Mariti e buoi dei paesi tuoi
La coccinella Isabella si sente innamorata, ma nessun insetto del prato (né mosconi, né calabroni, né grilli, né bruchi) sembra interessato a lei. L’unico che la degna delle proprie attenzioni è un lumacone che la coccinella rifugge stizzita prima di addormentarsi sul naso di un cane e sognare un principe coccinello che la renda felice.
Se la logica è intrinseca e inappellabile nell’ambito delle specie animali, lo stesso non si può dire per i piccoli umani cui queste pagine sono rivolte, ma Silvia Vignale sembra proprio voler suggerire (non ci è dato sapere se volontariamente) che l’integrazione con il diverso è impossibile, e che si può essere felici solo con chi appartiene alla nostra stessa razza. Il che non è per niente educativo, ma certamente piacerà ad alcuni e farà entrare questo libercolo per l’infanzia nella biblioteca ideale di xenofobi e affini.