Una nostalgia senza compromessi
Marco, appena uscito dal carcere, decide di intraprendere un viaggio al nord con il suo amico Luca, per andare a trovare suo padre. Ma la morte dell’amico disseppellirà un passato che grida vendetta, e il cui volto truce ha l’apparenza della legge e la sostanza della sopraffazione.
Con linguaggio crudo ma consapevole, Marco Esposito ci conduce nel girone infernale di una città del sud dove crimine e corruzione sono pane quotidiano e dove l’unica regola è quella della sopravvivenza. Un esordio interessante e che, nonostante un capitolo inappropriato, resta impresso nella memoria, grazie anche allo stile dell’autore, immediato e colloquiale ma non privo di spessore, e ad una vicenda estremamente attuale che si svolge, per citare il titolo di un libro di Bukowski, a sud di nessun nord. Perché non è la latitudine a segnare l’impossibilità di un riscatto, ma il nostro cupo presente.