Paradossi dell’esistenza
Alessandro Abbate presenta in questa raccolta ventotto racconti eterogenei per temi, atmosfere e registri narrativi e sembra prediligere una narrazione a sfondo storico o di genere fantastico che richiama suggestioni alla Borges o alla Buzzati.
Lo sguardo sulla realtà quotidiana è solo apparentemente stralunato: le esistenze imperfette dei protagonisti vengono messe alla prova da avvenimenti spesso surreali, dall’intromissione dell’inconsueto.
Con uno stile colto e attento alla ricerca linguistica, l’autore gioca abilmente con le situazioni indagando la natura umana attraverso specchi deformanti che ne mettono a nudo l’essenza. I risultati sono altalenanti, ma di indubbio fascino e interesse.
Segnaliamo i tre racconti a nostro parere migliori, a partire da quello che dà titolo al volume: Paradossi della scrittura, un geniale gioco di stampo borgesiano; La lacrima di Ciuta rivisita la biografia di Giotto mostrandoci il suo distacco attraverso una prospettiva poetica e commovente; La Morte di Solidarietà è una distopia perturbante e attualissima.
Un libro che non lascia indifferenti, e in cui l’amore per il paradosso, annunciato fin dalla copertina, è il vero filo conduttore.