Dal niente al niente
Barbara Lope è ricca, elegante e ha un bel lavoro. Eppure ogni tanto le scatta qualcosa, un impulso irresistibile che non riesce a trattenere, un gesto che sgretola ciò che sembrava serio: la narice del coniglio, appunto. Un inarcarsi del labbro e un fremere della narice che getta scompiglio, prima ancora che nella vita degli altri, nella propria.
Parte dal niente, questo racconto di Paola Mastrocola, ed al niente ritorna. La scrittura iperaggettivata e superficiale tipica dell’autrice si conferma in questo libretto insulso, privo di qualsiasi interesse, dove si vorrebbe far passare la vaporosità per spessore. Così una metafora del mondo contemporaneo e delle sue impalcature, di quanto si sgretolino facilmente se si guarda sotto la superficie, viene banalizzata in settanta pagine di noia. Un’autrice sopravvalutata, un libro che non vale nemmeno i pochi euro d’investimento.