Giovanni Arpino – L’ombra delle colline

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1891

In tempo di pace

Premio Strega nel 1964 proprio con L’ombra delle colline, Arpino non ha bisogno di presentazioni. Il romanzo è la narrazione su doppio binario di un viaggio, quello nel passato della memoria e quello nel presente, per ritrovare, in compagnia di una donna, le persone e i percorsi di quei ricordi.

La storia si muove dolcemente tra descrizioni dolenti, liriche e momenti di quotidianità minimalista e scarna, alla Antonioni: ogni svolta porta un’emozione, un senso di sorpresa, ma anche un assestamento morbido nel quadro delle cose. Nessun episodio potrebbe essere raccontato diversamente.

Romanzo memorabile per la sua aria di stanchezza vissuta, di intensità totale e di dispersione, di amore, di commozione straordinaria e di struggimento. I ricordi non si possono lasciar andare – mai –, e, nonostante il loro peso di dolore, riscopriamo in queste pagine un bene segreto, nascosto ogni giorno, e una ricerca umanissima, finalmente, della pace.

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Silvia Accorrà è poeta, narratrice, fotografa. Ha pubblicato tre sillogi di poesia, "Mezzoforte" (Cultura Duemila, 1991), "Pesce di terra" (Lietocolle, 1995), "Città non nostre" (Libreria Croce, 2007) e due raccolte di racconti, "Rosso nucleare" (Atì 2008) ed "Entropie" (Calibano, 2023). Ha pubblicato una trilogia di romanzi di ambientazione giapponese, "Tokyo Love" (Damiani, 2014), "Hikari" (Prospero, 2017) e "Pareti sottili" (Prospero, 2019). Ha inoltre partecipato ad alcune antologie poetiche e narrative. Ha avuto una personale di fotografia nel 2006, una nel 2010 e una nel 2018. Lavora principalmente come traduttrice, ma anche come insegnante di lingua. Vive a Milano dalla nascita (1969), ma il suo cuore è altrove.

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