Testamento di un malato terminale
Agghiacciante, lucidissimo testamento di un sieropositivo, La bellezza è negli occhi di chi la guarda si sofferma sulla morte che circonda il narratore e sull’invincibile spirito vitale che lo spinge ad amare, a lottare, a proclamare la propria esistenza in opposizione alle manifestazioni più appariscenti e superficiali dell’omosessualità e al deserto che le persone tagliano attorno all’infetto, visto per lo più come un untore vittima di un giusto giudizio divino.
Nonostante lo stile incerto e l’italiano spesso approssimativo (l’editore poteva anche sforzarsi di far fare un minimo di editing), una testimonianza che, in poche pagine, riesce a trasmettere la dignità di chi non si vergogna, né di se stesso né della propria condizione.
Un racconto di alto valore umano. Encomiabile.