Poesia: l’apocrifunk di Ciarallo
Sorprende come si possa scrivere in versi e in rima con tanta scioltezza e una tale modernità, parlando dei malanni del nostro presente, in cui impantanati arranchiamo. Le tematiche sono molteplici: dalla caduta di fede nella politica, che in ogni schieramento ha tradito i propri ideali, all’attualità di sopraffazione in cui gli ultimi fanno le scarpe agli ultimi.
Il tutto espresso con un linguaggio diretto in sette canti suddivisi in quartine, con impeccabili versi rimati, rendendo evidente, alla faccia di chi crede che la poesia classica sia defunta, la modernità di versi basati su stilemi antichi.
Non a caso il sottotitolo del libro è ApocriFunk – Hip Hopera in sette canti, con allusione al rap e a generi musicali sempreverdi.
Un’opera satirica densa di umorismo e di affermazioni non banali nella quale vengono stigmatizzati, con indocile ironia, il nostro modus vivendi e la deriva della politica, nella quale non sarà difficile riconoscere attori del nostro presente come del nostro passato. Da leggere assolutamente.