Billy Lynn e i suoi commilitoni sono eroi della guerra in Iraq, così il Governo ha organizzato per loro una tournée in giro per gli States, appena prima di tornare sul campo di battaglia…
Un romanzo geniale per diversi motivi: intanto perché è ambientato tutto nello stesso giorno, con i tempi dilatati e i flashback che creano un effetto straniante, molto adatto a un racconto di guerra, per quanto insolito. L’insistere sulla giovane età del protagonista aumenta la sensazione d’inadeguatezza, quasi l’autore volesse ricordare al lettore che tutta la vicenda è troppo grossa per essere caricata sulle spalle di un protagonista che è poco più di un ragazzo e che, infatti, cerca disperatamente un appiglio in una normalità rappresentata dalla ragazza incontrata allo stadio.
Colpisce che i protagonisti sono soldati ma che gli unici a parlare della guerra siano quelli che non l’hanno fatta, pur essendo pronti a riempirsene la bocca fino a trasformarla nello spettacolo del tour della Bravo, cosa che stride con l’esperienza drammatica che i ragazzi hanno effettivamente vissuto.
Il romanzo di Ben Fountain, irriverente e scanzonato, rivela uno scrittore dallo stile scorrevole e dalla prosa immediata e colloquiale, seppur precisa e sorvegliata, molto pertinente all’impostazione del racconto e al suo ritmo, che richiamano le sceneggiature cinematografiche.
Consigliato a chi è in cerca di libri che non siano un semplice passatempo, ma anche occasione di riflessione e discussione.