La banda di Bellano
Anni Venti. In un paesino sul Lago di Como s’intrecciano le umoristiche vicende di un prolifico ragioniere, di un falegname con il vizio dell’alcol e una moglie giovane ed energica, di una premurosa balia e di molti altri; a unire i destini di questa simpatica folla la partecipazione, a vario titolo, all’attività della banda musicale del paese.
Lo stile di scrittura di Andrea Vitali utilizza senza risparmio espressioni dialettali e colloquiali, discorso indiretto libero e tutta una serie di soluzioni a volte anche eccessivamente “liberate” dalle regole della grammatica italiana, tratteggiando così uno scenario corale, caratterizzato da grande umorismo e ottimismo, in cui i personaggi vengono descritti con bonarietà: siamo ben lontani dalla drammaticità che ci si aspetterebbe di trovare in un romanzo ambientato nel Ventennio.
Lo scrittore bellanese tratteggia con grande maestria ritratti psicologici convincenti e, soprattutto, a evocare il mondo dei complessi musicali dilettanteschi, dalle ingenue contese interne ai modesti sogni di gloria, senza cadute sentimentali e senza ammantare la vicenda di retorica.
Se amate la musica, quella ruspante, e i romanzi corali, non perdete questo romanzo, forse il migliore fra i numerosi dell’autore.