La Christie al suo peggio
Pubblicato nel settembre 1975, ma scritto trant’anni prima, Sipario è l’ultimo libro pubblicato in vita da Agatha Christie. Si tratta dell’ultima avventura del celebre detective Hercule Poirot, che, oramai anziano e costretto su una sedia a rotelle torna a Styles Court (luogo della sua prima indagine (Poirot a Styles Court, 1920 ) per risolvere un caso difficile insieme a Hastings, vero protagonista di questo epilogo della serie.
È naturale caricare la lettura di questo romanzo “conclusivo” di molte aspettative, che, purtroppo, si dimostra alquanto deludente. L’idea di assumere il punto di vista di Hastings rende la storia lenta e farraginosa come il personaggio in questione (evidentemente non il più adatto a narrarla), i comprimari sono appena abbozzati e poco più che sagome di cartone su uno sfondo nebbioso, né convincono fino in fondo, e il meccanismo sembra essersi inceppato fino al finale. Che è l’unica parte veramente interessante del romanzo, quando finalmente, attraverso l’espediente di un manoscritto, la Christie fa parlare Poirot in prima persona. Ma venti pagine di buon livello su duecento non fanno di un’opera malriuscita un buon romanzo.