L’inferno di cristallo

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L’inferno di cristallo (The Towering Inferno) è un classico del genere disaster movie che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Diretto da John Guillermin e uscito nelle sale nel lontano 1974, il film è ancora oggi un’esperienza emozionante che tiene lo spettatore incollato allo schermo dalla prima all’ultima scena.
La trama ruota attorno a un colossale grattacielo, il Glass Tower, un edificio di 138 piani che diventa una trappola mortale per gli occupanti quando un incendio catastrofico divampa all’interno. Il regista è abile nel mettere in scena la crescita costante della tensione, creando un senso di claustrofobia e disperazione che si fonde con spettacolari scene d’azione e momenti di puro terrore.

Uno dei punti di forza è il cast stellare, che riunisce alcuni dei più grandi attori dell’epoca. Paul Newman interpreta l’architetto responsabile della costruzione del grattacielo, un personaggio carismatico e deciso che si trova a combattere per salvare la vita dei presenti. Steve McQueen, nel ruolo del capo dei pompieri, offre una performance magnetica e incisiva, portando sullo schermo una presenza maschile forte e determinata. Ma non deludono gli altri nomi di primo piano, quali William Holden, Faye Dunaway, Fred Astaire e Richard Chamberlain, ognuno dei quali contribuisce a creare personaggi ben definiti che si scontrano con le sfide della catastrofe imminente.

La regia di Guillermin è magistrale nel gestire la vastità e la complessità delle sequenze d’azione. Gli effetti speciali, per l’epoca, sono straordinari e riescono a rendere visivamente spettacolare l’incendio che si sviluppa nel grattacielo. Le scene d’azione e di suspense sono brillantemente coreografate e ci tengono sospesi tra la speranza e il terrore. E la colonna sonora di John Williams contribuisce ad aumentare ulteriormente l’intensità emotiva, sottolineando efficacemente l’azione sullo schermo.

L’inferno di cristallo non è solo un film di intrattenimento spettacolare, ma offre anche una riflessione sulla corruzione, sulla cupidigia e sulla negligenza umana. Il tema centrale del film, l’incapacità dell’uomo di controllare le proprie creazioni, è ancora oggi rilevante e suscita una profonda riflessione.

Si ispira in parte a questa pellicola anche un film successivo, Trappola di cristallo (Die Hard, 1988) di John McTiernan. Mentre L’inferno di cristallo si concentra su un enorme grattacielo colpito da un incendio, Trappola di cristallo si svolge sì in un edificio vertiginosamente alto, ma l’azione ruota attorno a un gruppo di terroristi che prende in ostaggio gli occupanti durante un evento natalizio. Il protagonista, interpretato da Bruce Willis, nel ruolo fortunato di John McClane, è un poliziotto che si trova casualmente all’interno dell’edificio e si scontra con i terroristi, diventando l’eroe improvvisato che cerca di salvare la situazione.
Entrambi i film condividono l’ambientazione claustrofobica di un edificio, la lotta contro il tempo per salvare vite umane e la tensione che cresce man mano che la storia si sviluppa.

Se il secondo è una pietra miliare nell’ambito del cinema d’azione, il primo resta indimenticabile per la sua capacità di unire a una trama avvincente temi tutt’altro che frivoli.

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